La varicella è una malattia esentematica provocata dal Varicella Zoster che colpisce spesso i bambini, tanto da essere annoverata tra le malattie contagiose dell’infanzia insieme a rosolia, morbillo, pertosse e parotite. Poiché si presenta molto frequentemente, vediamo come comportarsi e agire per affrontare al meglio la malattia.
C’è di buono che, una volta contratta, non si corre più il rischio di essere infettati. Ma mentre nei bimbi sani è una malattia innocua, ha un decorso più aggressivo negli adulti. Per questo motivo se la mamma non ha ancora preso la varicella deve prendere alcune precauzioni, ad esempio affidare l’incarico delle cure al papà per qualche giorno ed evitare di toccare le pustoline sul corpo del bambino; attenzione soprattutto se la donna è incinta, perché la malattia può avere conseguenze negative sul feto.
La varicella passa da sola in circa 7-10 giorni, ma antipiretici e antistaminici possono essere utili per alleviare febbre e prurito. Secondo le indicazioni del Ministero della Salute, la contagiosità della malattia va da 5 giorni prima a 5 giorni dopo la comparsa delle prime bollicine.
Quando compaiono le croste il bambino non è più contagioso e può uscire di casa e tornare all’asilo. Cosa fare però coi figli ancora malati e annoiati in casa? Ovviamente meglio ridurre i giochi movimentati e dedicarsi a disegni, giochi di società o lettura con mamma e papà.