Da quando hai il pancione ti senti grossa, stanca, nauseata. Se fino ad ora hai deciso di riposarti e abbandonare la corsa che tanto amavi perché ti hanno detto che è pericoloso, dovrai trovare un’altra scusa: l’importante è non eccedere mai e avere buon senso.
L’esercizio fisico durante la gravidanza è addirittura raccomandato dall’American Congress of Obstetricians and Gynecologists (ACOG): 30 minuti al giorno di movimento riducono il rischio di nascite pretermine, pressione alta, diabete gestazionale; da non sottovalutare, lo sport aiuta a controllare stress e ansia, nemici di mamma e bambino.
Cosa cambierà nella tua corsa? Senza dubbio sarà più faticoso correre e suderai di più: bevi sempre molta acqua (soprattutto la mattina e la sera). Anche se dovrai fare frequenti soste al bagno, tagliare i liquidi è la scelta più sbagliata che tu possa fare. Inoltre, forse non lo sai, il bimbo dentro di te ha “spostato” il tuo baricentro, quindi fai più attenzione alle superfici irregolari per evitare di inciampare e cadere!
Andrai anche più piano del solito, ed è giusto così! Rallenta se ti senti in difficoltà, o inizia a passeggiare. Anche se riduci intensità e durata, l’esercizio fisico sarà efficace perché farai più fatica.
Prima di correre puoi fare uno spuntino leggero e digeribile, quindi meglio optare per i carboidrati. Se invece hai mangiato in modo più impegnativo, datti tempo: la digestione può rallentare in gravidanza. Al ritorno dalla corsa invece, via libera a proteine ed elettroliti (in commercio ci sono tante bevande create apposta).
Ovviamente il discorso è differente se sorgono complicazioni, come problemi alla placenta o emorragie. In questi casi è meglio rimanere in esercizio con un altro tipo di sport, come ad esempio il nuoto. Inoltre i dolori come la lombalgia possono costringerti a diminuire l’attività fisica, ma l’importante è trovare un’alternativa per rimanere attiva.
Abbiamo scoperto che una mamma ha completato la sua maratona di Boston 6 settimane prima di partorire: quale scusa potrai trovare adesso?