I rimedi naturali non sempre sono alleati della gravidanza: ci sono infatti alcune tisane da evitare durante questi nove mesi. Chiedi sempre consiglio al tuo ginecologo o al tuo medico prima di assumere prodotti, anche se naturali.
Ricorda che generalmente è sconsigliata l’assunzione di infusi e tisane nel primo trimestre di gestazione perché è il periodo più delicato per lo sviluppo del feto ed è meglio assumere alimenti estremamente sicuri.
Abbiamo parlato in precedenza di quali piante possono aiutarti a mantenere e promuovere il tuo benessere. Altri prodotti naturali invece hanno controindicazioni serissime e possono portare a conseguenze gravi come a malformazioni del feto. Quali sono le sostanze da semaforo rosso?
Per lo più si tratta di piante utilizzate normalmente per il loro effetto drenante o brucia grassi e che hanno proprietà stimolanti ed eccitanti. Guardiamo però nello specifico le erbe in questione.
In gravidanza e allattamento evita l’artiglio del diavolo, utilizzato per le sue proprietà antinfiammatorie, e la centella asiatica, impiegata contro la cellulite. Poiché queste erbe stimolano la muscolatura intrauterina rischiano di accelerare il parto. Lo stesso effetto può essere provocato da tisane a base di ginestra, iperico, ginepro, sedano, ortica, passiflora e verbena.
Rispetto alla cannella? Questa spezia riduce eventuali malanni di stagione come tosse e mal di gola ed aiuta anche il processo digestivo, ma influisce negativamente sulle contrazioni e sullo sviluppo del tuo bambino.
Niente tisana all’achillea. Questa pianta è utilizzata normalmente come antispasmodico e antinfiammatorio, specie per l’apparato digerente, ma contiene tujone, una sostanza che altera l’attività mentale (quindi è psicotropa) ed è nociva per il sistema nervoso (neurotossica) e può causare malformazioni al feto. Per lo stesso motivo stop anche salvia e artemisia, normalmente utilizzate per disturbi di stomaco come cattiva digestione.