Il ravanello è una pianta erbacea originaria dell’Asia appartenente alla famiglia delle Brassicaceae (o Crucifere). È diffusa in diverse aree Italiane ed è molto apprezzata da chi ha deciso di avere un piccolo orticello domestico. La pianta di ravanello viene coltivata per la sua radice: la più conosciuta è piccola, tonda e rossa dal sapore piccante e pungente. 

Oltre ai classici ravanelli rossi e tondi esistono diverse varietà di questo ortaggio: bianchi, gialli e anche di colore nerastro.

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Nell’immagine il niger Miller o radice d’inverno. La radice si presenta globosa o allungata.

Benefici e proprietà

I ravanelli sono ricchi vitamina C, potassio, fibre e antiossidanti come luteina e zeaxantina.

Luteina:

La luteina è un pigmento oculare importante, filtra la luce e protegge i punti più delicati della retina dagli effetti nocivi delle radiazioni luminose. La luteina, all’interno dell’occhio, è presente alla nascita in piccolissime quantità, aumenta durante l’infanzia e si mantiene costante nell’età adulta. La quantità di luteina stabile nell’occhio dipende da quante se ne assume durante l’infanzia. Ecco perché è molto importante che i nostri bambini abbiano un’alimentazione ricca di frutta e verdura. Prevenire è meglio che curare: abituiamo i nostri piccoli ad alimentarsi in modo corretto.

Zeaxatina:

Anche la zeaxantina è un carotenoide che ha capacità di assorbire le radiazioni solari. Protegge le cellule della retina causa diffusa di cecità negli anziani.

Usi in cucina

In Italia i ravanelli vengono consumati solitamente crudi nelle insalate. Devono essere piccoli e sodi altrimenti risultano legnosi e duri da masticare. Le foglie possono essere unite all’insalata ma devono risultare fresche e verde brillante. Un’altra idea originale per consumare i ravanelli è quella di unirli a centrifughe e succhi! Si abbinano bene con mele, zenzero, carote e limone.

Curiosità

In Giappone, ad Anoi, nel 2005 spuntò dall’asfalto un gigante ravanello molto particolare che la popolazione aveva ribattezzato Dakonjo che significa: ravanello dello spirito combattente. Era il simbolo della perseveranza e della capacità di superare gli ostacoli con costanza. La popolazione era così affezionata all’ortaggio che decise di proteggerlo costruendo un recinto intorno alla radice. Ma una mattina lo trovarono decapitato; un vandalo aveva messo fine al simbolo di perseveranza spezzando il cuore della popolazione di Anoi. Dal dispiacere il vandalo consegnò le ultime foglie rimaste da cui fu estratto il DNA. Ma la perseveranza vince sempre e dalla radice tagliata sono spuntate altre due vigorose piante.

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