Uno studio britannico ribalta la credenza che alcuni bambini nascano sottopeso per fattori legati esclusivamente alla gravidanza e all’ambiente uterino. Le ricerche presiedute dal Professor Mark McCarthy della Oxford University dimostrano infatti che il peso del feto è controllato per gran parte da fattori genetici. Se pensiamo che il rischio di partorire un bimbo con peso inferiore alla media riguardi sono le donne sovrappeso o fumatrici siamo quindi fuori strada.
La ricerca, pubblicata sulla rivista Nature, dimostra infatti che il peso al momento della nascita dipende in modo considerevole, per circa un sesto, dal differente corredo genetico del nascituro. Le analisi genomiche degli scienziati hanno inoltre dimostrato la correlazione dei fattori genetici studiati con il rischio di contrarre alcune gravi patologie di natura metabolica e cardiaca.
I neonati “più leggeri” sembrano essere maggiormente a rischio di contrarre, in particolare, il diabete di tipo 2 e disfunzione cardiovascolari con il conseguente rischio di incorrere in un evento infartuale. In conclusione, afferma Rachel Freathy, uno degli autori del trial:
Questo studio rivela in che modo piccole differenze genetiche tra individui possano avere complessivamente un effetto notevole sul peso alla nascita, e in che modo queste differenze siano spesso legate a problemi di salute nelle età successive.