Si avvicina la notte di Halloween e tanti vampiri sono pronti per girare indisturbati per le città! Leggende e racconti popolari hanno reso questi “non vivi” famosi e temuti in ogni angolo più remoto del mondo…  

…tutto ebbe inizio in Romania nel XV secolo.

 

Vlad III, figlio del comandante militare di Valacchia, era un sovrano sanguinario membro dell’Ordine del Dragone. All’epoca il drago era simbolo del diavolo, per questo motivo Vlad venne soprannominato Draculea, in romeno “figlio del diavolo”. L’epiteto Tepes, l’impalatore, gli venne attribuito postumo per colpa della sua macabra “tradizione” nell’impalare i nemici.

Vlad III fu fonte di ispirazione del romanzo dello scrittore Bram Stoker, in particolare del suo personaggio principale: il Conte Dracula.


Ma rispondiamo alla domanda che tutti ci siamo chiesti almeno una volta nella vita: i vampiri esistono davvero?

Racconti popolari dicono di si, come dicono che esistono streghe, persone possedute, giganti e orchi. In realtà ogni racconto popolare ha un fondo di verità, in questo caso parliamo di una misteriosa malattia che rende le persone estremamente pallide e allergiche al sole.

 

 

Le “patologie” del Conte Dracula

 

Esistono due malattie genetiche poco conosciute che sono causa di anemia emolitica una e causa di bolle viscide nelle zone esposte al sole, l’altra.

La prima malattia è denominata porfiria eritropoietica congenita, detta anche morbo di Gunther che causa una distruzione elevata di globuli rossi e grave fotosensibilità. In particolare questa malattia impedisce all’emoglobina di legare il ferro, per questo le persone affette risultano anemiche e molto pallide.

La seconda malattia genetica sopracitata è la porfidia cutanea tarda che provoca la formazione di bolle nelle zone esposte alla luce del sole. Queste condizioni genetiche sono probabilmente “responsabili” del folklore del vampiro.

Insomma una leggenda perfetta: un castello, una padrone pallido ed emaciato, con denti aguzzi che gira in cerca di succulento sangue!

 

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Un consiglio?

Stasera, appena le luci del giorno abbandonano il cielo, munitevi di aglio per contrastare questi famosi “non vivi”!