Cosa dobbiamo sapere sulle cellule staminali? Cerchiamo di capire cosa sono e se possono realmente aiutare il futuro del nostro bambino, o di altre persone.
Il 17 marzo 2017 è stata la IX edizione della giornata europea dedicata alla divulgazione sulle cellule staminali (StemDay). Ogni tanto ne sentiamo parlare, sui giornali, in televisione, su internet. Ma mentre gli scandali hanno una diffusione rapida e “virale” (tutti abbiamo sentito parlare del caso Stamina), le notizie scientifiche e certificate vengono spesso trascurate e ignorate.
Le staminali sono cellule primitive che non si sono ancora specializzate per una funzione specifica; hanno capacità di dividersi e auto-rigenerarsi, e differenziarsi poi in cellule particolari per comporre dei tessuti. Ci sono diversi tipi di cellule staminali, ad esempio quelle embrionali e quelle adulte. Nel caso dei genitori in attesa, l’attenzione è rivolta alle staminali prelevate dal cordone ombelicale: come le altre, sono in grado di generare tutti i tipi di cellule e gli elementi del sangue, ma sono molto efficienti (molto più delle staminali adulte) e si replicano più in fretta.
È il 1988 quando ad un bimbo francese affetto da anemia di Fanconi viene effettuato un trapianto di cellule staminali cordonali, salvandolo. È il primo trapianto di questo genere nella storia e rappresenta una pietra miliare nella cura di moltissime patologie. Da allora sono state identificate più di ottanta malattie curabili grazie alle cellule staminali contenute nel sangue del cordone ombelicale, come riportato dalla Gazzetta Ufficiale del 2009.
Rispetto ai trapianti di staminali del midollo (ad esempio nel trattamento delle leucemie), i medici affermano che le staminali cordonali hanno una capacità di replicarsi maggiore e hanno un minor rischio di rigetto.
Ad ora siamo in grado di aiutare persone affette da leucemie, linfomi, talassemie e carenze del sistema immunitario e difetti metabolici.
Naturalmente le cellule staminali, al momento, non sono la cura ad ogni patologia. Esistono studi che indagano se le staminali possono curare Parkinson, Alzheimer, Sla, infarti, ma sono tutti ad uno stadio molto giovane. La scienza deve e dovrà lavorare ancora in tutto il mondo per capire se le staminali possono curare anche altre gravi patologie oltre quelle già confermate.