Il primo trimestre di gravidanza è caratterizzato da molti cambiamenti: nella mente, nel corpo, nelle abitudini, nella rete sociale della futura mamma. Ma soprattutto, i primi mesi sono accompagnati da cambiamenti psicologici.

Conosciamo tutti almeno una “wonder woman”, quella mamma in attesa che prova (o almeno dice di provare) gioia e felicità, serenità, pienezza. La sua esperienza di gravidanza è una carrellata di aggettivi positivi.
Ma cosa dire delle future mamme che provano ansia e si sentono in bilico tra gioia e paura? Se senti di far parte di questa tipologia, tranquilla. Il contrasto di emozioni è del tutto normale nei primi mesi, quando la vitalità del bambino è ancora difficile da percepire (mancano ancora i movimenti del feto). Per non parlare della nausea costante che ti accompagna quotidianamente.

Insomma, le esigenze psicofisiche della gravidanza si accompagnano ad alti livelli di stress ed è comprensibile: il timore di interruzioni precoci è il motivo principale di ansia e può limitare la gioia di aspettare un figlio.

La cosa importante è che non sei diversa, non sei sbagliata.

Ogni donna vive la gravidanza in modo differente: a seconda delle esperienze personali, delle proprie aspettative e speranze, del proprio passato e dell’atmosfera che la circonda. Insomma, ognuna vive questo periodo in modo più positivo o negativo a seconda di moltissime variabili. E’ normale avere dei momenti di difficoltà.
E’ giusto riconoscerlo e trovare il modo migliore per adattarsi al cambiamento.

Oltre al timore legato al bambino, ci sono i cambiamenti ormonali: compaiono le beta-HCG, chiamati gli ormoni della gravidanza. Questi si moltiplicano velocemente e arrivano al loro massimo numero in corrispondenza del terzo mese. Questa rapida produzione è necessaria per una gravidanza sana, ma è a causa loro che ti senti più stanca e hai più frequenti sbalzi d’umore.
Ci sono poi altri fastidi fisici secondari che influenzano il tuo benessere: nausea, vomito, male al seno.

C’è una nuova vita nel tuo corpo che da una parte ti dà gioia, dall’altra sei in preda ai dubbi: quanto sarò brava a fare la mamma? Il mio bambino sta bene? Sono più i momenti in cui sto male che quelli in cui sono felice, è normale? Soprattutto se sei alla tua prima gravidanza, è ancora più comprensibile il contrasto emotivo: devi iniziare a percepirti per la prima volta come madre, accettare questo nuovo ruolo, affiancarlo a quello di figlia che già è tuo.

È un disagio momentaneo: con l’avvento del secondo trimestre la gravidanza verrà in gran parte “metabolizzata” dal tuo corpo e soprattutto dalla tua mente.